Umbria: un piccolo cuore per un grande viaggio

Itinerari Culturali - Pinturicchio

Per inseguire un percorso caratteristico ed esclusivo di lettura dell’Umbria.

Bernardino di Betto, detto Pinturicchio o Pintoricchio, nasce intorno al 1454 a Perugia. Allievo  di Bartolomeo Caporali, si accosta al Verrocchio e soprattutto al Perugino. Le prime prove di Pinturicchio sono individuabili  nelle  “Tavolette di San Bernardino” (Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia). Divenuto socio ed aiutante del pittore pievese, lo segue alla Cappella Sistina collaborando alle scene dell’Antico e Nuovo Testamento. A Roma diventa un pittore caro ai papi ed ai potenti dell’epoca e l’opera più impegnativa del periodo romano è la decorazione dell’appartamento Borgia. Lavora  anche a Perugia, Spoleto, Spello, Umbertide, Spoleto, Orvieto e Siena  dove si trasferisce nel 1506 e dove muore nel 1513. È  uno degli artefici della grande stagione rinascimentale di riscoperta della classicità ed interprete di un gusto colto e raffinato.

3 giorni 2 notti
Itinerario di 3 giorni 2 notti
1° giorno: ORVIETO/ SPOLETO/SPELLO
Arrivo ad Orvieto, una speciale città di origine etrusca costruita su un’imponente rupe di tufo a dominio dell’ampia valle del fiume Paglia. Partendo da piazzale Cahen, di comodo accesso anche con la funicolare, si incontra il singolare pozzo di S. Patrizio,  capolavoro di ingegneria (1527-1537) di Antonio da Sangallo il Giovane per rifornire di acqua la città. Profondo 62 metri, è formato da due scale elicoidali indipendenti che permettevano di scendere al fondo per prendere l’acqua senza incontrasi con chi risaliva.  Proseguendo si arriva al Duomo che è tra le più maestose realizzazioni dell’architettura italiana, opera di Lorenzo Maitani (XIII secolo): la meravigliosa facciata gotica, con mosaici e bassorilievi, ha uno splendido rosone opera dell’Orcagna. All’interno, tra le molte opere custodite, un capolavoro della pittura italiana del ‘400-‘500: il ciclo di affreschi di Beato Angelico e di Luca Signorelli nella Cappella di S. Brizio. Pinturicchio collaborò alla decorazione del Duomo con alcuni affreschi nella zona absidale e precisamente con due Evangelisti e Dottori della Chiesa; attualmente sono conservati solo S. Marco e S. Ambrogio.
Sotto la città si nasconde la suggestiva Orvieto sotterranea, dove un incredibile numero di cavità artificiali danno vita ad un intricato labirinto di cunicoli, gallerie, cisterne, pozzi, cave e cantine. Dopo il pranzo partenza per Spoleto che vanta, tra i tanti motivi per una visita, il Duomo, la Chiesa di S. Pietro, il Ponte delle Torri. Partendo dalla parte bassa della città è possibile ammirare la Chiesa di S. Pietro, eretta nel V secolo, con una splendida facciata scultorea romanica ornata con straordinari bassorilievi. Da qui si prosegue per la parte alta dove il monumento di maggior pregio è il Duomo eretto in forme romaniche nel XII secolo. Nell'alto della facciata a capanna, ornata di rosoni e arcate ogivali cieche, fra i simboli dei quattro evangelisti spicca il grande mosaico bizantineggiante del 1207 il quale raffigura Cristo tra la Vergine Maria e S. Giovanni. Nella prima cappella di destra, la Cappella Eroli,  un affresco, Padre Eterno e angeli, Madonna col Bambino , il Battista e S. Stefano, e sul paliotto dell’altare, Pietà, opere del Pinturicchio. Le vedute retrostanti, evocative del paesaggio umbro reso celebre anche dal Perugino, mostrano lo svolgimento di un evento processionale legato al committente Cardinale Eroli. Si prosegue per il Ponte delle Torri che è una mastodontica opera a dieci arcate che fa da raccordo tra il Colle Sant'Elia e Monteluco. Al termine partenza per Spello. Cena e pernottamento.
2° giorno: SPELLO/ PERUGIA/ CITTA’ DI CASTELLO
Dopo la prima colazione visita di Spello che unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria, poi fondamenta per quella medievale, i resti del teatro, dell’anfiteatro, delle terme e del cosiddetto Arco di Augusto, antica porta di accesso all’acropoli. Da ammirare subito la chiesa di S. Maria Maggiore (XII-XIII secolo), con grandi tesori d’arte all’interno. Oltre a dipinti del Perugino e un antico pavimento in maiolica di Deruta (1516), sul lato sinistro della navata la splendida Cappella Baglioni decorata con affreschi del Pinturicchio che qui esprime il meglio del suo spirito artistico negli affreschi raffiguranti scene dell’Infanzia di Cristo. I colori vivaci, lo studio della prospettiva, il ricorso a particolareggiate descrizioni decorative, rendono questo ciclo uno dei più emozionanti e riusciti del pittore. Le tre scene trattate rappresentano l’Annunciazione, la Natività e la Disputa nel Tempio. Poco lontano dalla Chiesa di S. Maria Maggiore si trova la duecentesca chiesa di Sant’Andrea con, all’altezza del transetto destro, un dipinto a olio su tavola di Pinturicchio che rappresenta una Madonna in trono circondata da Santi (1508) appartenenti all’ordine francescano e abbellita dal consueto paesaggio disteso in lontananza punteggiato dai sottili alberi svettanti tanto cari al pittore. Pranzo e partenza per Perugia, capoluogo della  regione,  che dispone di un immenso patrimonio artistico e culturale frutto del suo glorioso passato. L’accesso al centro storico della città è possibile tramite il sistema di trasporto pubblico Minimetrò che collega la stazione iniziale di Pian di Massiano al terminal di Pincetto. Tale sistema, la cui direzione artistica della progettazione architettonica è stata curata dall’Arch. Jean Nouvel, tra i più importanti nell’attuale panorama mondiale, rappresenta un’opera il cui stile moderno delle linee ed il particolare uso dei materiali, generano una struttura che si inserisce con leggerezza e trasparenza nel contesto della citta, entrando a far parte delle attrattive turistiche di Perugia. Si può cominciare la visita dal centro  della città con la grande Fontana Maggiore e la Cattedrale in forme gotiche che all'interno custodisce preziose opere d'arte. Di fronte il Palazzo dei Priori poderoso ma aggraziato palazzo pubblico, eretto in forme gotiche tra la fine del 200 e la metà del 400. Il piano superiore ospita la Galleria Nazionale dell'Umbria, una delle maggiori raccolte d'arte medievale e rinascimentale dell'Italia centrale, con opere di Arnolfo di Cambio, di Duccio di Buoninsegna, di Gentile da Fabriano, del Beato Angelico, del Perugino e del Pinturicchio del quale si può ripercorrere la carriera pittorica, a partire dalle “Tavolette di San Bernardino” fino alla splendida “Pala di Santa Maria dei Fossi”, opera matura dell’artista, che riassume nelle sue diverse parti il gusto minuto e prezioso per i dettagli e l’ampio ricorso alle grottesche ed al richiamo archeologico. L'elaborata opera si compone di numerose tavole legate da un complesso significato teologico. Uscendo ci si immette sull’animato ed elegante Corso Vannucci, la via principale, più elegante e frequentata fino  a piazza Italia, la grande spianata creata nell'ottocento fino a raggiungere la Rocca Paolina, la fortezza che papa Paolo III fece costruire nel 1540 per tenere sotto controllo la città. Cena e pernottamento
3° giorno: CITTA’ DI CASTELLO
Prima colazione e partenza per  Città di Castello, cinta per lunghi tratti dalle mura cinquecentesche. A Città di Castello il “respiro dell’arte” si può ritrovare nella suggestiva atmosfera del centro storico, nelle eleganti architetture rinascimentali, nei cortili e nei loggiati dei palazzi gentilizi come Palazzo Vitelli alla Cannoniera , nei chiostri, nelle navate delle chiese come la monumentale Cattedrale  o in quella di S. Maria Maggiore, S. Maria delle Grazie, S. Francesco e S. Domenico. Da visitare, nel centro storico, la Pinacoteca comunale, seconda in Umbria, per importanza di opere custodite, alla sola Galleria Nazionale di Perugia: recentemente ampliata con nuove sale espositive, conserva capolavori di Raffaello, Luca Signorelli, Ghirlandaio, Raffaellino del Colle e Pomarancio. La raccolta delle opere di Alberto Burri invece è visitabile nelle due affascinanti sedi espositive del rinascimentale Palazzo Albizzini e degli ex Seccatoi del Tabacco. il bellissimo Museo del Duomo conserva  una delicata Madonna del Pinturicchio parte del repertorio devozionale del pittore. La tempera su tavola raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino affida ad un linguaggio stilistico composto e severo la narrazione del Cristianesimo nel suo inizio storico e nella densità teologica del suo significato. Delle tre figure luminose su ampio sfondo, la centrale è il piccolo Gesù: in piedi sulle ginocchia di Maria, la Madre e la Mediatrice che gli sorregge la mano benedicente, è indicato come il Messia da San Giovanni Battista che sostiene la scritta "Ecce Agnus Dei", predetto dalle Sacre Scritture, il cui libro Giovanni stringe al petto.
Rientro.

Condividi: